Il Decreto Legge 71/2024, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, apporta importanti modifiche alla riforma dello sport. Queste novità riguardano principalmente i rimborsi per i volontari sportivi e le prestazioni lavorative dei dipendenti pubblici coinvolti in attività sportive. Di seguito, esploriamo i dettagli di queste modifiche e il loro impatto sul settore sportivo.
Rimborsi per i Volontari Sportivi
Una delle principali novità introdotte dal D.L. 71/2024 riguarda i rimborsi forfettari riconosciuti ai volontari sportivi. Ecco cosa prevede la normativa:
Limiti e Condizioni dei Rimborsi
- I volontari sportivi possono ricevere rimborsi forfettari fino a un massimo di 400 euro mensili per le spese sostenute durante manifestazioni ed eventi sportivi riconosciuti da Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate, Enti di promozione sportiva, incluso il CONI e il CIP.
- Questi rimborsi sono validi anche se le attività si svolgono nel comune di residenza del volontario.
Obblighi di Comunicazione
- Gli enti sportivi devono comunicare i nominativi dei volontari che ricevono i rimborsi e l’importo corrisposto tramite il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
- Questa comunicazione deve avvenire entro la fine del mese successivo al trimestre in cui si sono svolte le attività.
Accessibilità delle Informazioni
- Le informazioni fornite sono immediatamente accessibili all’Ispettorato nazionale del lavoro, all’INPS e all’INAIL, garantendo trasparenza e tracciabilità.
Impatto Fiscale
- I rimborsi non contribuiscono a formare il reddito del percettore.
- Tuttavia, essi concorrono al superamento dei limiti di non imponibilità previsti dalla legge, costituendo base imponibile previdenziale se tali limiti vengono superati.
Modifiche per i Dipendenti Pubblici
Il D.L. 71/2024 introduce anche importanti cambiamenti riguardanti le prestazioni di lavoro sportivo dei dipendenti pubblici:
Attività Sportive Senza Autorizzazione Preventiva
- I dipendenti pubblici possono svolgere attività sportive senza bisogno di autorizzazione preventiva se il compenso non supera i 5.000 euro annui.
- È comunque necessaria una comunicazione preventiva all’amministrazione di appartenenza.
Autorizzazione per Compensi Superiori
- Se il compenso per l’attività sportiva supera i 5.000 euro annui, è richiesta un’autorizzazione preventiva dall’amministrazione di appartenenza.
- L’amministrazione ha 30 giorni di tempo per rilasciare o rigettare l’autorizzazione, basandosi su parametri specifici definiti da decreto.
Conclusione
Il D.L. 71/2024 rappresenta un passo avanti nella regolamentazione delle attività sportive in Italia, apportando chiarezza e struttura ai rimborsi per i volontari sportivi e alle prestazioni lavorative dei dipendenti pubblici. Queste modifiche non solo garantiscono trasparenza e tracciabilità, ma forniscono anche un quadro normativo che facilita l’impegno dei volontari e dei lavoratori pubblici nel settore sportivo.