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A.S.D. e lo sport minorile

18 Novembre 2023

Accanto a i vari adempimenti che la norma prevede in relazione al lavoro sportivo non bisogna affatto trascurare un’adempimento molto importante che nasce da una normativa presente nel nostra panorama giuridico degli enti sportivi già prima della rifoma dello sport.

Stiamo parlando della norma che ha come scopo quello di tutelare il minore, utente delle attività svolte presso un circolo sportivo, da soggetti che si sono resi responsabili dei reati di:

  • Prostituzione minorile (art. 600-bis c.p.)
  • Pornografia minorile (art. 600-ter c.p.)
  • Detenzione di materiale pedopornografico (art. 600-quater c.p.)
  • Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600-quinquies c.p.)
  • Adescamento di minorenni (art. 609-undecies c.p)

ovvero abbiano ricevuto delle sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.

La norma in questione e, successivamente i chiarimenti forniti dal ministero della Giustizia prevedono che chi intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori,” è tenuto a richiedere, anteriormente alla stipula del contratto di lavoro (e quindi prima dell’assunzione e dell’inizio della prestazione lavorativa), il certificato penale del casellario giudiziale. Precisa inoltre il ministero che qualora gli Enti di tipo associativo si fossero avvalsi dell’opera di volontari, per quest’ultimi non sussiste l’obbligo della richiesta del casellario giudiziale.

In conclusione, le ASD e SSD dovranno provvedere a richiedere il certificato del casellario giudiziale per tutti coloro (es. allenatori, istruttori, accompagnatori, dirigenti ecc). che hanno contatti diretti e regolari con minori, potendo farene richiesta anche online.