Con la delibera del CONI del 28 giugno 2024, n. 159/89, è stata prorogata sino al 31 dicembre 2024 la scadenza entro cui tutte le associazioni e le società sportive affiliate sono tenute a nominare un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
Questa figura è fondamentale per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, violenza o discriminazione sui tesserati, garantendo così la protezione dell’integrità fisica e morale di tutti gli sportivi.
La Figura del Responsabile contro Abusi e Violenze
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni avrà il compito di vigilare su situazioni che potrebbero compromettere l’incolumità fisica e morale degli sportivi.
Questo incarico si inserisce in un più ampio quadro di prevenzione che mira a tutelare i tesserati da episodi di:
- Abuso fisico e psicologico
- Molestie o violenze sessuali
- Discriminazioni di genere, etnia o orientamento sessuale
L’obiettivo principale di questa nomina è creare un ambiente sicuro all’interno delle organizzazioni sportive, promuovendo il rispetto reciproco e garantendo il benessere degli atleti di ogni età.
Tempistiche e Proroga
Originariamente, le associazioni e le società sportive affiliate avrebbero dovuto nominare tale figura entro il 1 luglio 2024. Tuttavia, in attesa dell’emanazione di un decreto specifico del Presidente del Consiglio dei Ministri o dell’Autorità politica delegata in materia di sport, il CONI ha deciso di concedere una proroga, spostando il termine ultimo per la nomina al 31 dicembre 2024.
Questo prolungamento permette alle organizzazioni di adeguarsi alle nuove disposizioni con maggiore flessibilità, senza compromettere l’efficacia del piano di prevenzione.
Impatti sulle Associazioni e Società Sportive
La proroga rappresenta un’opportunità per le associazioni e le società sportive di organizzarsi e pianificare con attenzione la scelta del Responsabile.
È fondamentale che il soggetto incaricato possieda competenze adeguate per gestire situazioni delicate e per promuovere una cultura del rispetto e della protezione all’interno dell’ambiente sportivo.
Tra i compiti del Responsabile vi sarà:
- Formazione interna: sensibilizzare e formare i dirigenti, allenatori e volontari sui temi della prevenzione di abusi e violenze.
- Sorveglianza attiva: monitorare il rispetto delle normative in materia di tutela dei tesserati e segnalare eventuali episodi critici.
- Gestione delle segnalazioni: ricevere e gestire segnalazioni da parte di atleti, famiglie o staff riguardo a episodi di abuso, discriminazione o violenza.
La Protezione dell’Integrità degli Sportivi
Il focus principale di questa iniziativa è garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, specialmente dei più giovani. Il mondo dello sport deve essere un luogo sicuro, dove l’inclusività e il rispetto dei diritti umani siano principi fondamentali. La nomina di un Responsabile per la prevenzione degli abusi rappresenta un passo avanti nella creazione di ambienti sportivi più sicuri, etici e rispettosi.
Conclusioni
La proroga concessa dal CONI offre alle associazioni e società sportive il tempo necessario per conformarsi a una normativa di grande rilevanza sociale. La nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni non deve essere vista come una semplice formalità burocratica, ma come un elemento chiave per la tutela degli atleti e per la promozione di un ambiente sportivo sano e rispettoso.
Le organizzazioni sportive sono ora chiamate ad agire in modo proattivo, garantendo un futuro migliore per tutti i tesserati.
Questa nuova figura rappresenta una garanzia per l’integrità dello sport e costituisce una responsabilità che le società devono affrontare con serietà e impegno, per costruire un futuro sportivo basato sulla sicurezza e sul rispetto dei diritti di ogni atleta.